Diffuso in America, Canada, Australia e Nuova Zelanda, e già applicato sporadicamente in Italia, il Popular Financial Reporting, o bilancio POP, è lo stadio più avanzato di report integrato, adatto a rappresentare in modo fruibile, sintetico e accessibile l’operato e la realtà organizzativa di enti pubblici, ma anche ordini e distretti scolastici.
Il report è orientato alla rappresentazione di informazioni primarie per i portatori d’interesse. Questo approccio, da avviare nel processo di definizione dei contenuti e nella restituzione dei risultati e di dialogo continuo, è la nuova visione che a livello internazionale viene suggerita attraverso i GRI (Global Reporting Initiative) attivi da questo anno e che l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) ha avviato con la definizione di standard di rendicontazione sociale.
Per questo motivo da alcuni anni, nella realizzazione dei bilanci POP in Italia, per individuare le informazioni chiave viene utilizzata l’intelligenza artificiale, che consente di mappare e sintetizzare le principali tematiche attraverso le reazioni e interazioni generate sui social media. Una tecnologia che il Dipartimento di Management e l’Università degli Studi di Torino attraverso il gruppo di ricerca guidato dal Prof. Paolo Biancone ha adottato e di cui ha proprietà e dimestichezza. Lo strumento permette di mappare più di 40 canali social tra cui Facebook, Twitter, Instagram e definire quali argomenti e tematiche hanno generato un sentimento negativo o positivo. Queste informazioni, elaborate e studiate, permettono di dare risposta a eventuali dubbi o malcontenti dei portatori di interesse e di mettere in luce i temi percepiti più positivamente o che hanno generato maggiore coinvolgimento e partecipazione sui social.
Introduzione
La nostra Università inoltre, ha aderito alla RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) e ha contribuito alla nascita di una rappresentanza regionale, la RUS Piemonte, che mette a sistema il contributo di tutti gli atenei piemontesi per quanto concerne azioni comuni e “buone pratiche” in ambito di sostenibilità nelle università. Questa sinergia ci ha permesso di partecipare alla realizzazione e all’implementazione del Protocollo “La Regione Piemonte per la green education”, già siglato nel 2016, insieme ai più importanti attori territoriali, pubblici e privati.
In Italia siamo la prima Università ad aver adottato il Bilancio partecipativo di Ateneo con il coinvolgimento attivo della comunità universitaria, la metodologia di ascolto, relazione e comunicazione, che permette il coinvolgimento attivo della comunità, adottato ai fini della costruzione del bilancio di previsione.
Oggi compiamo un nuovo passo di condivisione trasparenza con la pubblicazione del Popular Financial Reporting, detto anche Bilancio POP, un documento capace di sintetizzare le aree chiave identificate secondo le linee guida “Il Bilancio di Sostenibilità delle Università” e gli Standard RUS-GBS, secondo un approccio che lo rende dinamico nei contenuti e nel tempo. Il Bilancio POP stimola l’attività di comunicazione da parte di tutti i componenti dell’Università degli Studi di Torino e ci consente un’analisi vicina ai bisogni concreti degli studenti, del corpo docente e di tutti coloro che operano all’interno dell’Ateneo, dando vita a una visione globale che gli altri report sociali non sono in grado di rappresentare.
Siamo quindi orgogliosi si presentare questo primo Bilancio POP dell’Università degli Studi di Torino.
Il Rettore
Prof. Stefano Geuna
Piano di diffusione
Il bilancio POP include un piano di diffusione capillare al fine di stimolare conoscenza e dialogo. Lo scopo del Bilancio POP è infatti di coinvolgere nella valutazione dei risultati delle attività di tutti i portatori di interesse, in questo caso studenti, corpo docente e tutti coloro che operano all’interno dell’Ateneo.
Il documento viene condiviso in versione cartacea e digitale attraverso:
- diffusione ai Media
- presentazione in conferenza stampa
- invio comunicati stampa
- interviste
- riferimenti all’interno di comunicati stampa attinenti didattica, ricerca, terza missione ecollocazione dell’Università degli Studi di Torino nel panorama nazionale e internazionale
- pubblicazione e promozione su
- portale istituzionale unito.it e speciale di approfondimento su Politiche di Ateneo
- canali social di UniTo
- siti progettuali
- invio a
- Direttori dei dipartimenti universitari
- Rettori di altre Università italiane e straniere
- Gli studenti e il personale dell’Ateneo
- presentazioni sintetiche
- in occasione di eventi che vedano la presenza del Rettore o Direttori dei dipartimenti o lorodelegati
- in occasione delle attività di orientamento nelle scuole secondarie (Progetto del PNRR)
- incontri di orientamento e presentazione dell’Ateneo
Visita le sezioni di approfondimento del Bilancio POP 2023 dell’Università di Torino.
Conclusioni
UniTo si conferma centro produttivo di sapere all’avanguardia, con una posizione di assoluto rilievo nel panorama internazionale e tra le più prestigiose realtà accademiche del panorama italiano. I numeri parlano chiaro: per ARWU Shangai (Academic Ranking of World Universities) è tra le prime 300 Università al mondo e 5ª in Italia per attività didattica e di ricerca. Quanto a sostenibilità per Greenmetric è 22ª al mondo. Spicca il Dipartimento di Filosofia, una delle più antiche discipline dell’umanità, il campo del sapere che si interroga sulla realtà in tutti i suoi aspetti e che permette di sviluppare il pensiero critico: qui UniTo, secondo il “Qs Subject Ranking” 2023, è al 45° posto al mondo. In Italia UniTo è al 3° posto per numero di Dipartimenti di eccellenza e sotto il profilo della formazione alla ricerca è al 2°. È tra le prime 10 università con le migliori borse di studio. È al 6° posto per numero di Dipartimenti finanziati e con 8 Dipartimenti è entrata nella selezione dei 180 che riceveranno il finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), per un valore di 62.275.000 € nel quinquennio 2023-2027.
L’investimento nella ricerca di UniTo è cresciuto anche grazie al PNRR, ottenendo finanziamenti per oltre 100 milioni di euro.
Il Bilancio POP delinea un ateneo dove ricerca e didattica sono costantemente innovati e valorizzati, un polo capace di incidere sulla vitalità imprenditoriale del territorio e contribuire alla sua crescita inclusiva e sostenibile dal punto di vista sociale, culturale ed economico, un riferimento in grado di accompagnare studenti e ricercatori verso esperienze all’estero e di influenzare il mondo del lavoro con un numero di studenti assunti dopo la laurea superiore alla media nazionale. Non ultimo, UniTo è attenta alla parità di genere, alle politiche di inclusione degli studenti con disabilità, alla responsabilità ambientale.
Sono risultati frutto di scelte strategiche a sostegno di ricerca, collaborazioni interdisciplinari e internazionali. Scelte che l’ateneo sta strutturando in modo sempre più oculato, partendo dall’ascolto delle esigenze di tutti gli stakeholder. Lo dimostra la stessa decisione di elaborare il primo Bilancio POP, a valle di un’impostazione di lavoro che punta alla trasversalità, evidenziata nel Piano strategico per il 2021-2026. Il Bilancio POP si focalizza proprio sugli ambiti di riferimento delineati dal Piano e ne analizza gli “echi”, attraverso l’analisi dei principali numeri e azioni che hanno stimolato un dibattito sostanzialmente positivo sui canali social.
Non emergono criticità di rilievo, ma restano margini di miglioramento, secondo un approccio che è parte integrante del DNA del ricercatore: mantenere i traguardi raggiunti è sfidante, ma superarli è l’impresa verso cui tendere. Rinnovarsi ogni giorno, dunque, è imprescindibile e UniTo è costantemente impegnata in questa direzione. Ne è un esempio il master ideato per favorire l’integrazione tra discipline umanistiche e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. E proprio l’impiego dell’IA, che trova espressione anche nella realizzazione di questo Bilancio, è una delle linee di sviluppo cruciali, in tutte le sue declinazioni.
Il percorso di crescita e di miglioramento continuo non può essere isolato, ma deve inserirsi in una logica di sistema che vede l’università integrata nel territorio. La pianificazione degli insediamenti universitari all’interno del tessuto urbano è, ad esempio, una grande occasione per ridisegnare lo spazio pubblico. Parimenti, l’impegno dell’ateneo nei programmi di attrazione di flussi di studenti e docenti dall’estero deve essere accompagnato dalla crescita dell’offerta territoriale in termini di infrastrutture e servizi.