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“Stress lavoro correlato e qualità della vita organizzativa nell’Ateneo di Torino”

Aggiornamento della pagina al 26/09/2018

Icona con una persona che lavora al pcL’Università di Torino, insieme al Dipartimento di Psicologia, ha introdotto in Ateneo l’indagine “Stress lavoro correlato e qualità della vita organizzativa nell’Ateneo di Torino”, rivolta a tutto il personale docente e tecnico-amministrativo.
Si tratta di un’attività finalizzata a raccogliere le percezioni di chi lavora in UniTo su un insieme di fattori che definiscono la qualità della vita organizzativa. L’obiettivo è comprendere gli elementi che possono incidere sul livello di benessere delle persone che lavorano in Ateneo, condizionandolo positivamente o negativamente.

La qualità della vita organizzativa

La qualità della vita organizzativa si riferisce agli aspetti che riguardano la relazione tra:

Una relazione che contempla aspetti sia negativi sia positivi, cioè componenti che possono condizionare il benessere al lavoro delle persone.

Nelle Pubbliche Amministrazioni (P.A.) esiste l’obbligo normativo di valutare il rischio derivante dalla possibile presenza di stress correlato all’attività lavorativa, di identificare le misure necessarie alla riduzione fino all’eliminazione del rischio stress.

Oltre all’attenzione sullo stress lavoro-correlato, nell’ambito della P.A. si è diffusa a partire dai primi anni 2000 anche l’attenzione per il benessere organizzativo, recentemente richiamata dal progetto ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) che sollecita la “rilevazione del livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale ai sensi del D.lgs 27 ottobre 2009.”

Oggi si parla più estensivamente di qualità della vita organizzativa, consapevoli del fatto che i fattori di rischio psicosociale non sono eliminabili e vanno pertanto gestiti.

 

Il Questionario, le sue finalità e i destinatari

L’indagine viene condotta attraverso un questionario somministrato a tutto il personale docente e tecnico-amministrativo con l’obiettivo di conoscere le aree di maggior benessere e criticità. Sebbene la compilazione non sia obbligatoria, al fine di ottenere risultati rappresentativi è importante raggiungere un’elevata partecipazione. Questo consente all’Ateneo di agire in ottica di miglioramento con possibili ricadute positive sulla vita lavorativa quotidiana di tutti/e.

Il questionario va inteso come un’occasione utile a esprimere le proprie autentiche valutazioni, sapendo che non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma che è importante rilevare cosa è percepito da chi lavora in UniTo, per ciascuno degli indicatori riportati.

Attraverso le domande e le affermazioni proposte nel questionario si raccolgono le percezioni su aspetti che caratterizzano il lavoro quotidiano e la sua organizzazione nel complesso, la qualità delle relazioni interpersonali, della conciliazione tra lavoro e vita privata e, più in generale, le percezioni sullo stato di benessere al lavoro.

L’attività di rilevazione, così come gli strumenti utilizzati e tutta l’attività di analisi, sono realizzati sulla base di una rigorosa adesione ai principi di natura scientifica e di tutela della privacy.